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PELLE A RISCHIO PER TROPPO SOLE

Siamo in piena estate con tanta voglia di sole e di attività all’aria aperta, ma non siamo consapevoli dei rischi per la pelle di una eccessiva esposizione ai raggi solari. E siamo sicuri di proteggerci nel modo giusto?
Se ne è parlato all’evento “Sole e pelle: come prendersene cura”, promosso da Federchimica-Assosalute (Associazione nazionale farmaci da banco e di automedicazione), con la partecipazione di Elisabetta Fulgione, specialista in dermatologia presso la Clinica universitaria “Luigi Vanvitelli” di Napoli.
Questi dati dovrebbero metterci in guardia: nel nostro Paese, negli ultimi dieci anni, l'incidenza dei melanomi (tumore della pelle) è raddoppiata: 30 casi ogni 100mila abitanti.
Sappiamo per certo che le ustioni solari nei bambini sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di un melanoma, anche negli anni successivi.
In Australia, grazie a campagne di sensibilizzazione nelle scuole, i casi di melanoma sono crollati, a dimostrazione che la prevenzione è l’arma più potente. Diagnosticare un melanoma nelle fasi iniziali significa avere una probabilità di guarigione fino al 90 per cento dei casi.
Nonostante le annuali campagne di informazione, nella popolazione italiana persistono delle credenze errate sull’esposizione ai raggi solari. Si tende a sottovalutare i rischi in coloro che hanno la carnagione scura, un'abbronzatura artificiale preventiva o se il cielo è nuvoloso.
Sono convinzioni sbagliate - fa presente la dottoressa Fulgione - i raggi ultravioletti (UV) raggiungono la pelle anche con il cielo coperto e sotto l’ombrellone”.
L’applicazione delle creme solari è molto spesso inadeguata: si utilizzano quantità insufficienti o si trascurano zone sensibili come collo, orecchie, dorso dei piedi e contorno degli occhi.
Un uso corretto del sole non ostacola l’abbronzatura, anzi, la rende più sana e duratura - aggiunge l'esperta - Esporsi per ore è inutile e pericoloso. Bastano 20 minuti di esposizione, a tempi alterni”.
I nei non necessitino di una particolare protezione, poichè sono già pigmentati e protetti dalla melanina.
È fondamentale proteggere tutto il corpo, soprattutto nei fototipi chiari. Il melanoma, infatti, nel 70% dei casi insorge in questo tipo di cute.
La pelle cambia di continuo nel corso della vita. Nei bambini è più sottile e delicata, quindi più esposta ai danni solari, proteggerla nei piccoli è un gesto di responsabilità. Nel periodo dell'adolescenza, gli ormoni la rendono più grassa e soggetta a imperfezioni. Nei soggetti con acne, la protezione solare è fondamentale. In gravidanza e menopausa possono comparire iperpigmentazioni e smagliature. Dopo i 60 anni, diventa più secca e fragile: qui servono cure specifiche come idratazione, oli, sostanze nutrienti e detersione frequenti. La pelle degli uomini e delle donne non è uguale. Quella maschile, pur essendo più spessa, invecchia prima.
Negli ultimi anni, anche gli uomini hanno cominciato a prendersi cura della propria pelle con creme multifunzione e prodotti di protezione solare.
Nei mesi estivi le scottature e gli eritemi solari possono provocare dei problemi: arrossamenti, prurito, vesciche e dolore intenso, sintomi da non sottovalutare.
Nei casi lievi i farmaci di automedicazione (facilmente riconoscibili dal bollino rosso sulla confezione), come creme lenitive, antipruriginosi, antinfiammatori o antistaminici orali, aiutano a ridurre fastidi e infiammazioni.
Nei casi gravi è bene consultare un dermatologo.
Riportiamo i cinque consigli di una esperta, la dottoressa Elisabetta Fulgione:
  1. 1) Applicare la protezione solare ogni due ore e dopo ogni bagno.
  2. la crema va applicata in quantità generosa per proteggere il corpo sia dai raggi UVB, responsabili di scottature ed eritemi, sia dagli UVA, che penetrano più in profondità, aumentando il rischio di tumori.
  3. Evitare l’esposizione nelle ore centrali (11-16) drlla giornata, quelle in cui l’intensità dei raggi ultravioletti raggiunge il picco massimo. E' bene pianificare le attività all’aperto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando la radiazione UV è meno aggressiva.
  4. Indossare cappello a larga tesa, occhiali da sole e abiti leggeri.
  5. Controllare i nei e rivolgersi a un dermatologo-oncologo in caso di cambiamenti del loro aspetto e colore.
  6. Idratare la pelle dopo l'esposizione al sole e bere molta acqua.
La prevenzione è determinante per godersi il sole in sicurezza, evitando danni che possono manifestarsi anche a distanza di anni.
Per maggiori info c'è il sito:
Giancarlo Sansoni

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