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“PERCEPIRE L’INVISIBILITÀ”
IL FILM CHE ILLUMINA IL DISAGIO PSICHICO



L’idea è nata prima che la pandemia sorprendesse e paralizzasse tutto il globo. Tuttavia il  lockdown non ha fermato le riprese del docu-film “Percepire l’invisibile”, naturalmente girato nel rispetto di tutte le misure sanitarie di contrasto al Covid.
Il documentario presenta un cortometraggio che “illumina” l’invisibilità e ne racconta le fasi di  realizzazione.  Come un film nel film.
L’invisibilità, che gli autori rappresentano, è riferita alle fragilità dell’essere umano causate dalla marginalità, dalla non considerazione e dall’assenza o perdita del lavoro all’interno della società.
A compiere la (doppia) impresa - insieme ai loro terapeuti e a professionisti del settore cinematografico - gli ospiti del Dipartimento Salute Mentale del Centro Diurno dell’ASL Roma 1 che partecipano al Laboratorio di Cinema autogestito con il regista Tino Franco, il tutor della sceneggiatura Matteo Martone (scrittore, docente ed editor per Rai Fiction) e gli attori Tony Martone, Daria Neverova, Guglielmo Favilla, Daniele Coscarella.
Ma com’è nato il progetto?
Le uscite al cinema organizzate dal Centro di Salute mentale non bastavano più ai suoi frequentatori, che hanno prima aperto uno spazio in rete “Che è ‘sto blog?” per commentare i film visti. E poi  si sono cimentati nella scrittura di una sceneggiatura per rappresentare una storia scaturita dalla loro immaginazione. Determinante è stato allora l’incontro con l’associazione culturale “Nel Blu Studios” e la casa di produzione “Space Off” per realizzare il corto “Percepire l’invisibile” e il documentario dal titolo omonimo.
Le ragioni e il valore sociale di quest’operazione (non solo) culturale, li ha spiegati Francesca Izzo, responsabile del Centro Diurno, al pubblico che ha affollato la Casa del Cinema a Roma venerdì scorso 1 aprile in occasione dell’anteprima del docu-film.
“Il disagio non può rimanere confinato all’interno delle mura delle istituzioni deputate – dice la dottoressa. Siamo convinti che questo lavoro, per come e quando è stato realizzato, abbia una reale funzione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica italiana sul disagio psichico L’obiettivo, infatti, è quello di portare l’attenzione sulla realtà della salute mentale”.
Alla realizzazione di “Percepire l’invisibile” - che si avvale del patrocinio di Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC) e del contributo della Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Roma -  hanno collaborato Regione Lazio, Comune di Roma, ASL Roma 1,  Cooperativa di Psicologi “Aelle Il Punto”. Hanno partecipato altresì “Bookciak, azione!”, “Liberamente”, “CulturaSì” e il Cinema Farnese.
P. St.

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