LA VIRILITA' NON SI MISURA CON IL METRO

Quali sono le dimensioni normali dell’organo genitale maschile? Quali sono gli interventi per aumentarne lunghezza e circonferenza? Quando sono necessari?
A queste e altre domande che assillano molti uomini (ma anche molte donne) risponde in modo esauriente e con un linguaggio comprensibile il libro: ”Questione di misure – Tecniche di allungamento e ingrossamento del pene: una guida medica ragionata”, scritto a quattro mani da Alessandro Littara urologo-andrologo e Minnie Luongo, giornalista medico-scientifica.
”Nel libro si fa riferimento più volte a certe misure, quelle del pene, una questione accompagnata da false credenze e falsi miti, ma anche da aspetti psicologici di inadeguatezza anatomica nel confronto con i propri simili (la “sindrome da spogliatoio”) o con le proprie partner”.
Gli autori chiariscono, attraverso storie riportate da pazienti, i molti dubbi che aleggiano ancora attorno alle dimensioni del pene.
Vengono anche descritte, con un linguaggio semplice e con accuratezza scientifica, le tecniche (chirurgiche e non), ideate o perfezionate dallo stesso professor Littara nel corso della sua lunga esperienza come medico e ricercatore.
La falloplastica combinata (allungamento e ingrossamento) resta la scelta chirurgica più soddisfacente. Molto richiesto anche il penisfiller (ideato e brevettato da Littara), una metodica non chirurgica a base di acido ialuronico, con risultati non permanenti ma di una certa durata (18-24 mesi) e che consente un incremento medio della circonferenza del pene tra il 15 e il 30%.
I Paesi dove si effettuano più interventi di questo tipo (qualche centinaio di migliaia l'anno) sono in Europa l’Italia e la Germania, gli Stati Uniti nel mondo.
Da una ricerca epidemiologica svolta dalla giornalista Minnie Luongo, in base ai pochi studi oggi disponibili, scopriamo che “La lunghezza media del pene umano è di 14 centimetri, mentre la circonferenza media è di 11,7 centimetri. Dimensioni maggiori non corrispondono necessariamente al fattore virilità, cosi' come misure ridotte non devono creare (come ben sa l'andrologo) una vera e propria ossessione in tanti giovani pazienti”.
m.l.