Medicinaoggiedomani

Vai ai contenuti

CHIRURGIA UROLOGICA D'AVANGUARDIA

Nella classifica dei migliori ospedali italiani, in base ai risultati del monitoraggio dell’Agenzia nazionale che controlla i servizi sanitari regionali (www.agenas.it), per l’urologia spicca la Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona), convenzionata con il SSN. Si tratta di un reparto ad elevata specializzazione, composto da un team di dieci medici specializzati guidati dal dottor Gaetano Grosso (nella foto).
Anche nell’ultima edizione del rapporto stilato dall’ente governativo, l’unità di urologia veneta ha raggiunto dei risultati di eccellenza, piazzandosi al terzo e al sesto posto delle graduatorie, rispettivamente nelle sezioni tumore della prostata e tumore del rene, due delle patologie oncologiche più diffuse.
Sono infatti quasi 45mila i pazienti colpiti in Italia da tumore della prostata (7.500 in Lombardia) ed oltre 12mila quelli affetti da neoplasia al rene (più di 2mila in Lombardia), soprattutto uomini.
I pazienti giungono a Peschiera del Garda da tutta Italia, per l’eccellenza della chirurgia urologica, ma anche per la semplicità e la rapidità con cui si accede all’Ospedale Pederzoli e ci si orienta al suo interno.
Al raggiungimento dei primi posti nella classifica nazionale Agenas hanno contribuito la nostra esperienza ultraventennale e la casistica molto ampia che possiamo vantare: nel 2024 abbiamo effettuato complessivamente 5 mila interventi - fa presente il dottor Grosso - facendo ricorso alla procedura extraperitoneale e alla mini-laparoscopia. Sono i due approcci specialistici che contraddistinguono la nostra chirurgia e che garantiscono notevoli vantaggi al paziente. Il nostro Centro è stato il primo in tutta Italia ad eseguire l’intervento laparoscopico extraperitoneale, evitando contatti con le viscere intestinali. Questo accesso, negli interventi alla prostata, consente di operare direttamente sull’organo senza toccare altre parti anatomiche. Con la nostra tecnica si riducono trauma, infezioni e complicanze (fino all'uno per cento).
Il tutto avviene in due-tre giorni di degenza, due settimane di convalescenza, la metà dei tempi che in genere vengono richiesti per un intervento in laparoscopia transperitoneale. La stessa tecnica viene eseguita anche negli interventi più complessi e delicati, in presenza di grosse masse tumorali”.
Nella nostra struttura ospedaliera - prosegue il dottor Grosso - per la chirurgia ricostruttiva nei casi di patologia benigna, pratichiamo incisioni esterne di 3 millimetri di diametro, meno della metà di quelle previste con la laparoscopia standard e la tecnica robotica, utilizzando strumenti miniaturizzati che rendono più precisa l’esecuzione dell’intervento. Migliora anche dal punto di vista estetico la qualità di vita del paziente, nell'immediato post-operatorio e successivamente”.  
Nella Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda si eseguono anche interventi per tumore al rene, una neoplasia che interessa oltre 12mila italiani, più di 2mila in Lombardia.
Per le patologie oncologiche dei reni - conclude il dottor Grosso - eseguiamo, nel percorso diagnostico, un esame approfondito dell’organo con sistema di Imaging 3D. Il modellino che ne deriva permette di stabilire la tipologia di intervento da eseguire e guidare il chirurgo durante l’operazione per non sacrificare parti sane di rene e di conseguenza la sua funzione”.
Informazioni sulla laparoscopia urologica d'avanguardia sono disponibili su https://www.ospedalepederzoli.it/
g.d.

Torna ai contenuti