SAGGISTICA
John Foot
MILANO DOPO IL MIRACOLO
Biografia di una città

In questo saggio su Milano (Feltrinelli, pagg. 289, 12 euro) , con traduzione dall'inglese di Eloisa Squirru, l'autore fa notare come negli ultimi decenni la città abbia cambiato pelle più volte, dagli anni di piombo a quelli di Tangentopoli, dalla chiusura di stabilimenti come la Falk e la Breda che si trovavano a pochi chilometri dal centro e dove lavoravano migliaia di operai, ai grattaceli di Porta Nuova che ogni mattina accolgono centinaia di impiegati.
Durante il boom economico, Milano è stata per molti la "città del miracolo": migliaia di immigrati sono approdati qui dal resto d'Italia e da tutto il mondo. Negli ultimi anni (scrive John Foot nella seconda edizione del suo libro) a Milano si sono aperte nuove linee metropolitane in un interland sempre più vasto, che non è periferia ma è diventata area urbana.
Notevole l'amore dei milanesi per il "verde": nel vecchio quartiere Isola si possono ammirare due torri residenziali con 900 specie arboree ospitate sui balconi, un esempio unico di bio-architettura ideato da Stefano Boeri.
La città si è trasformata in diverse zone metropolitane dove la moda, il design, il cibo (vedi Eataly) e il Salone del mobile si contendono nel calendario i periodi migliori dell'anno.
Non mancano, da parte dell'autore, alcune osservazioni: le due biblioteche, Sormani e Braidense, sono inadeguate per soddisfare la vasta popolazione studentesca; San Siro è l'unico stadio per il Milan e per l'Inter, nonostante il progetto di due stadi da anni sulla scrivania del sindaco; San Vittore è un carcere molto vecchio (1879) e sovraffollato, che si trova in piazza Filangieri, a pochi chilometri da Piazza Duomo.
(a.d.)